Ricordo che era novembre sulla mia isola, il tempo era bizzarro e si respirava un’aria strana e carica di pioggia.
Mi sedetti su di una panchina in riva al mare e così senza pensieri o forse con presagi di cambiamento entrai al “Mercato del baratto”, non ne avevo gran voglia ma in fondo mi dissi che male c’è?
C’era veramente di tutto: chi scambiava case, chi alimenti, chi favori, chi amore, insomma ce n’era per tutti i gusti! Mi guardavo in giro distrattamente e senza veramente capire cosa ci facessi lì.
Ad un tratto la mia vista cadde su una persona che apparentemente non aveva molto da offrire se non il suo passato fatto di ricordi , emozioni e dolore, nessuno si fermava e anzi la gente passava veloce ignorando il suo sguardo di bisogno, ne fui incuriosta.
Gli passai davanti quasi nascondendomi, tenevo il capo chino, avevo paura dei suoi occhi, d’improvviso sentii la sua voce che non aveva suono e allora mi voltai, una breve occhiata mi bastò per capire che aveva qualcosa per me.
Seduto davanti ad un tavolino dove praticamente non c’era nulla, intravidi un bagliore e udii un palpito, davvero lui aveva qualcosa da dare, era un piccolo grande cuore, semplice agli sguardi di chi aveva fretta, ma per chi avesse preso solo un momento avrebbe scoperto un mondo diverso.
Decisi che in fondo non mi sarebbe costato nulla avvicinarmi e ascoltare il suo silenzio, allora i nostri occhi si incontrarono, fu qualcosa che ancora oggi non mi spiego a distanza di mesi dal nostro primo incontro virtuale.
Ci siamo messi lì a scrutarci, senza troppe parole e poi con tante parole, con tante emozioni che hanno lasciato il segno, senza farci troppe domande ci siamo scoperti.
I nostri volti avevano il segno del tempo, senza essere troppo giovani e senza essere nemmeno troppo vecchi, forse in quegli attimi ci siamo trovati, forse io non cercavo e nemmeno lui, ma queste spiegazioni non hanno interpretazioni se non le ragioni del cuore.
Amore è spesso sinonimo di dolore e anche questa storia lo è, perché amare significa scoprire cose che non avresti voluto conoscere ma che fanno parte di te, forse barattando un po’ di noi possiamo capirci meglio, possiamo avere speranze e ancora sogni da vivere e da realizzare, tutto poi diventa quasi facile.
Per amore si sopporta e spesso si tollera, le esperienze ci forgiano e ci rendono più forti e anche più deboli, imparare a non nasconderci e a non temere il giudizio altrui, affrontare le avversità e le malattie, tutto con grande coraggio perché questa è la vita.
Un sorriso e uno sguardo pieno di dolcezza, il sorgere del sole e il sopraggiungere della notte, il ritmo del giorno, sono l’essenza del nostro essere creature dell’universo.
I tell a story...
I remember it was November on my island, the weather was strange and rainy.
I sat down on a bench by the sea and so without a thought, or perhaps with forebodings of change, I entered the barter market.
There was really everything: those who exchanged houses, those who exchanged food, those who exchanged favours, those who exchanged love, in short, there was something for everyone! I looked around absent-mindedly and without really understanding what I was doing there.
Suddenly my sight fell on a person who apparently did not have much to offer except his past made up of memories, emotions and pain.
I passed in front of him almost hiding, I kept my head bowed, I was afraid of his eyes, suddenly I heard his voice that had no sound and so I turned around, a brief glance was enough for me to realise that he had something for me.
Sitting in front of a small table where there was practically nothing, I glimpsed a glow and heard a throb, he really did have something to give, it was a big little heart, simple to the eyes of those who were in a hurry, but for those who took just a moment would discover a world.
I decided that in the end it would cost me nothing to approach him and listen to his silence, then our eyes met, it was something that to this day I still cannot explain months after our first virtual meeting.
We stood there scrutinising each other, without too many words, with so many emotions that left their mark, without asking each other too many questions we discovered each other.
Our faces bore the marks of time, without being too young and without being too old either, perhaps in those moments we found each other, perhaps I was not looking and neither was he, but these explanations have no interpretation other than the reasons of the heart.
Love is often synonymous with pain and this story is too, because love means discovering things you would not have liked to know but which are part of you, perhaps by exchanging a little of us we can understand each other better, we can have hopes and even dreams to live and realise, everything then becomes almost easy.
For love we endure and often tolerate, experiences mould us and make us stronger and also weaker, learn not to hide and not to fear the judgement of others, face adversity and illness, all with great courage because that is life.
A smile and a look full of sweetness, the rising of the sun and the coming of the night, the rhythm of the day, are the essence of our being creatures of the universe.
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